Molte delle attività nel modo delle costruzioni, anzi quasi tutte, sono soggette ad adempimenti burocratici. Vi sono cioè norme che limitano l’operato di proprietari ed esecutori, che sono chiamati a chiedere e ad acquisire permessi, attestazioni e simili e/o a depositare documentazione di vario tipo, spesso in sostituzione delle autorizzazioni appena dette.
Queste leggi, nazionali, regionali, comunali ed a volte pure locali, hanno -o dovrebbero avere- lo scopo di garantire il godimento del singolo senza ledere quello della comunità. A parole almeno, visto che ritrovare questo senso nella pratica quotidiana è arduo.
Di molte norme sfugge, infatti, il senso, a torto o a ragione. Certo pare ovvio che le zone di pregio debbano essere vincolate ma che dire di chi cerca di rispettare la legge e viene bastonato a ripetizione mentre a chi semplicemente ignora perfino il buon senso va quasi sempre diritta?
E’ anche molto difficile comprendere qualcosa che vada oltre l’incasso da parte di alcuni e l’esborso da parte di altri. Come si possono ad esempio pagare oneri colossali per suddividere un abitazione in due, senza che ci sia ampliamento delle superfici e dei volumi? Ma anche gli onorari dei professionisti appaiono spesso fuori luogo, ma altrettanto si deve dire del numero e della complessità degli elaborati da predisporre (peraltro di dubbia utilità) nonché delle responsabilità acquisite (a cui possono corrispondere rimborsi milionari). E non parliamo del costo di ogni operazione…
In questa sede di limitiamo ad accennare ai principali adempimenti in cui potrebbe imbattersi chi si accingesse a costruire, ampliare, ristrutturare o più semplicemente fare manutenzione alla casa.
Innanzitutto spesso dobbiamo richiedere:
- Permesso di Costruire,
- APE (Attestato di Prestazione Energetica),
- CDU (Certificato di Destinazione Urbanistica),
- Mutuo.
In altri casi, invece, è possibile effettuare un deposito:
- Comunicazione opere minime,
- CILA (Comunicazione di Inizio dei Lavori Asseverata),
- DIA (Denuncia di Inizio Attività edilizia),
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività edilizia),
- Dichiarazione di Agibilità.
autore: Massimo Meneghin