Nel mondo globale abbiamo la possibilità di avere la nostra vetrina, altrettanto globale. E’ il sito ovviamente, ed anche questo -come tutto- può essere fatto in molti modi.
Innanzitutto può non esserci nemmeno, perché la nostra attività non ha bisogno di essere resa nota, ma neanche di aumentare introiti e prestigio e tanto meno di acquisire ordini. In questo caso più che superfluo un sito potrebbe essere dannoso!
Più probabilmente -purtroppo- il nostro caso non sarà questo, ed è perciò meglio se ci attiviamo. Possiamo anche spendere molto poco, addirittura nulla o quasi, utilizzando modelli già pronti, oppure ingegnandoci in prima persona, quasi fosse un hobby o un nuovo lavoro.
Al contrario potremmo investire discretamente, in modo consistente, molto o anche moltissimo, incaricando una agenzia più o meno importante (e costosa) ed affiancandola, dedicando il tempo necessario per ottenere il risultato straordinario che desideriamo.
Che cosa hanno in comune le situazioni appena elencate? Non fare nulla, fare il minimo o di più sono senz’altro molto diverse, le apparenta l’atteggiamento che chi vuol far bene deve avere.
Per avere una buona presenza -e in un certo senso pure l’assenza- su internet le azioni da compiere si chiamano “progettare siti“, quindi non semplicemente pubblicarli.
Questi alcuni temi imprescindibili:
- aprire un blog,
- contenuti di sostanza,
- copyrighting: buoni testi,
- aumentare il traffico sul sito,
- fare un sito brutto,
- posizionamento corretto.
autore: Massimo Meneghin