L’organizzazione dei concetti non è della massima semplicità, ovviamente se i contenuti non sono del tutto banali.
Come possiamo elaborare o solo ricordare -per riutilizzarli- moltissimi dati se non organizzandoli in modo intelligente?
ll primo passo è naturalmente quello di appuntare i contenuti, che così non possono sfuggire, ma se i dati non sono pochi?
Palesemente la risposta non potrà che basarsi sulla messa in relazione degli stessi.
Gli esempi non mancano, è naturale. Il primo non può che essere la rubrica, oppure il dizionario e l’enciclopedia, tutti basati sull’ordine alfabetico. Il che non è poco! Basti pensare a come potremmo cercare qualche numero di telefono se solo avessimo dei foglietti di carta. magari qualche migliaio, dispersi nella borsa-
Passo successivo è però trattare di argomenti complessi, ad esempio non ridurre la descrizione di una persona o di un azienda al suo solo numero di telefono…. Vero che potremmo scrivere migliaia di pagine ma chi le legge? Come potremmo ritrovare -quando ci serve- il solo dato che ci interessa?
La soluzione è già stata anticipata, più difficile a dirsi che a farsi, è nelle mappe concettuali ed i loro programmi per le mappe mentali. Sicuramente un gran bel nome per una pratica assai semplice che può senz’altro dare buoni frutti, se usata correttamente: mettendo in pratica il semplice posizionamento dei concetti in relazione, descritti nel modo più libero, dalla linea che unisce i termini in su!
Ed ancora una volta l’elaboratore ci viene incontro, semplificandone la redazione e la modifica, con qualcuno dei tanti software disponibili gratuitamente in rete, ad esempio:
- Cmap,
- X-Mind.
autore: Massimo Meneghin